Cabala

LA CABBALA e la CHIESA DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA

Francesco ZORZI

Il francescano Francesco ZORZI, (nato intorno al 1466) trova nei numeri e nelle lettere ebraiche, nell’Unione tra ermetismo e cabala (già riscoperta da Pico della Mirandola), la formula che permette l’unione col sacro e quindi la vera comprensione delle Sacre scritture: il “de Harmonia Mundi” (stampato a Venezia nel 1525) costituisce fonte di ispirazione non solo per l’ambiente veneziano,i La stessa Accademia Veneziana o della FAMA, che aveva la sua sede nella Biblioteca Marciana, propose già dal 1558 la traduzione e la pubblicazione del capolavoro di Francesco ZORZI, che comunque verrà presto tradotta in Francese, nel 1578.

Chiesa di San Francesco della Vigna - prospetto

Sansovino, nel progetto per la chiesa di San Francesco della Vigna è obbligato a seguire le indicazioni dell’ermetista-cabalista fra’ Franceso Zorzi; così dal Memoriale (1535 – firmato anche dal Sansovino e da TIZIANO) abbiamo la testimonianza dell’importanza che ha il NUMERO (e le PROPORZIONI) nel legare magicamente mediante l’ARMONIA, l’architettura al Sacro. E l’opera dell’Architetto, secondo Zorzi, imita l’opera Divina “…non in quantità ma in PROPORZIONE…” . La Chiesa di San Francesco della Vigna è edificata per essere “…simile alla Sua Macchina Grande” In altre parole la Casa di Dio è Immagine del TUTTO, sempre ricordandosi che il vero Tempio è l’Uomo: “il Tempio di Dio siete voi” S, Paolo (citato da F. Zorzi nel Memoriale)

i F. Zorzi influenzerà direttamente le grandi personalità del rinascimento: dal massimo Architetto della Serenissima, Iacopo Sansovino, a cui fornirà le misure per la Chiesa di San Francesco del Deserto, al Mago Giulio Camillo Delminio; sarà amico e verrà protetto dal Cardinale GRIMANI, chiamato dal Papa, consultato da Enrico VIII, i suoi testi saranno studiati e citati dal medico e alchimista inglese J. DEE (Monas Jeroglifica), influenzerà profondamente il POSTEL (il sapiente per il quale Francesco I costituirà la prima cattedra di lingue Orientali in Francia.)

 pianta

Il numero TRE,

La Chiesa è Impostata sul numero TRE, il ternario sacro, “numero Primo e Divino” numero talmente sacro che il frate evita di nominarlo direttamente nel memoriale. Zorzi determina la larghezza della chiesa ripetendo Tre volte il Numero Tre definendo così il modulo di base: 9. Fissata la larghezza, ripetendola TRE volte ottiene il 27 che determina la lunghezza e ne definisce il sedime di base. Su questi numeri, costruisce tutta la Chiesa grazie ai rapporti proporzionali basati sugli accordi di Ottava, Quinta e Quarta, ottenendone l’accordo ARMONICO!

Il Sistema musicale greco si fondava sul Diapason, rapporto di 1:2, Diapente (accordo di V) rapporto di 2:3 e Diatessaron (accordo di IV), rapporto 3:4. I Greci conoscevano due accordi l’Ottava più la Quinta (1:2:3), e le due Ottave (1:2:4). Il Tutto poteva essere racchiuso nel rapporto aureo espresso da 1:2:3:4 che costituisce la legge armonica ritrovata dallo Zorzi che governa l’universo!

Francesco Zorzi aveva ritrovato la Lira che ERMETE aveva trasmesso ad Apollo e diverrà la lira di Orfeo: la magica Lira fonte di ogni armonia avrà le corde con i rapporti 1:2:3:4 – magico Tetraccordo –

L’ARMONIA per Zorzi è la chiave che unisce i vari piani dal creato al Creatore: dal TUTTO all’UNO!

Su questa legge fu edificata la Chiesa di San Francesco della Vigna che diventa immagine del TUTTO!

In altri termini il valore dell’Harmonia Mundi per il sapiente del rinascimento si può paragonare al valore che ha per noi la formulazione di Einstein: permette la comprensione del Mondo.

(Ferdinando Rizzardo)